Le conseguenze legate alla presenza di eccessiva umidità in casa sono note, considerando anche che si tratta di un problema frequente: degrado della muratura, macchie sull’intonaco, legno che marcisce, scrostamenti. E anche gli strascichi sulla salute, vivendo in ambienti troppo umidi, sono all’ordine del giorno: problemi respiratori, cervicali e altre mille patologie capaci di insinuarsi nel nostro corpo e peggiore la qualità della nostra vita.
Bisogna correre ai ripari e una delle azioni più efficaci per ridurre la quantità di umidità dentro casa è legata alla ventilazione naturale e, quindi, al gesto di aprire le finestre quanto più spesso possibile.
Finita la doccia, si apre subito la finestra; mentre si cucina e i vapori dalle pentole si disperdono nell’ambiente, si apre subito la finestra; si fanno le pulizie e si lava per terra, meglio aprire subito la finestra. L’elenco potrebbe essere molto più lungo ma il concetto è evidente e trasversale, qualsiasi sia la specifica situazione: ventilare aiuta a disperdere l’umidità.
Più finestre si hanno a disposizione, fra pareti perimetrali e tetto, e migliore sarà il risultato.
Altro possibile alleato per combattere l’eccesso di umidità è l’applicazione di materiali naturali (e termoregolatori) per struttura e finiture. La terra cruda, ad esempio, assorbe importanti quantità di umidità (fino a 20 volte più dei mattoni ‘tradizionali’) e le rilascia nell’ambiente in modo graduale, mantenendo un equilibrio costante.
Far entrare in casa la natura è una buona idea: saprà da sé come bilanciare gli elementi, fra aria e acqua.
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