Quando la nostra priorità è ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente, essere coerenti con i ritmi della natura e rispettarne i tempi, anche la casa diventa un elemento importante su cui porre la nostra attenzione. Strutture, materiali, finiture e arredi possono far parte di questa filosofia e sceglierli con consapevolezza è il primo passo per portare a termine progetti di architettura e di design “eco-sensibili”.Seguendo un percorso che dalla grande scala raggiunge la più piccola, la prima scelta riguarda proprio l’involucro edile: spazio alle strutture in legno, sempre più diffuse e accessibili, agli isolamenti in materiali naturali – da paglia a sughero o fibra di legno – all’inserimento di infissi efficienti. Efficienza intesa sia come capacità di agevolare un corretto isolamento termo-igrometrico ma anche come veicolo per un’adeguata illuminazione naturale degli spazi. Da considerare, in questo contesto, anche le finestre sul tetto, zenitali, capaci di garantire luce e ventilazione naturali durante tutto il giorno.
Dalla struttura, alle finiture: una “casa naturale” accoglierà pitture a basso contenuto di VOC (Composti Organici Volatili) e a base di acqua, magari realizzate con pigmenti naturali e traspiranti, come succede con gli intonaci a calce o con la terra cruda.
Un altro aiuto per combattere l’accumulo di sostanze nocive in casa e combattere l’inquinamento indoor è quello di scegliere rivestimenti accompagnati da una certificazione ambientale, e magari attivi, cioè capaci, grazie alla fotocatalisi, di purificare l’aria.
Arrivando agli arredi, meglio preferire legno certificato FSC, cioè proveniente da boschi soggetti a riforestazione garantita, fibre tessili naturali – cotone, lino o canapa – e disporli perché non impediscano ad aria e luce di fluire liberi nelle stanze.
Fra i fattori primari da considerare, anche il ciclo di vita e la trasformabilità degli arredi. Che siano capaci, cioè, di svolgere più funzioni per ridurne il numero in casa, e che garantiscano di essere riciclabili a fine vita – magari perché anche composti con materiali riciclati – per far sì che si contenga il consumo di risorse.
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