Serve uno spazio in più in casa, una nuova camera per gli ospiti, per lo studio, per i bambini. Ecco, quindi, che la scelta ricade, quando possibile, su un ampliamento della metratura. Una volta definito il volume e il progetto strutturale, è tempo di pensare alla luce, avendo bene in mente il suo ruolo.
Non si tratta, infatti, solo di rispettare il rapporto aero-illuminante prescritto dalle normative, ma di dare, proprio attraverso l’apporto di luce, una identità agli spazi e, di riflesso, permetterne una percezione ampia a chi li abita e garantire un incremento nel benessere di ciascuno.
Alcuni numeri per confermare quanto appena detto: il contributo corretto della luce in un ambiente permette di incrementare i risultati dello studio fino al 18% e la produttività sul lavoro, allo stesso modo, può migliorare fino al 15%. Inoltre, il valore economico di un immobile ben illuminato cresce e, dal punto di vista del benessere, la luce naturale migliora lo stato d’animo, combattendo i sintomi del “Disturbo Affettivo Stagionale”.
Assodata, dunque, l’importanza della luce naturale anche nel caso di ampliamenti dell’esistente, tempo di pensare alle possibili soluzioni pratiche.
Se le finestre verticali rappresentano la soluzione più comune, non sempre permettono di raggiungere il miglior risultato. Garantiscono, infatti, di illuminare in loro prossimità ma spesso non permettono alla luce di raggiungere spazi leggermente più lontani, lasciandoli in ombra, se non proprio bui. Parola di architetto: “Anche se si ha una bella finestra ampia in facciata – racconta il progettista Nicola Saraceno – la luce è tutta concentrata in prossimità della finestra, mentre il resto della stanza è in ombra, quasi al buio. Questo significa che in alcune ore della giornata, nonostante fuori ci sia il sole, all’interno è necessario accendere le lampadine”. Ma come ovviare al problema? Risponde ancora l’architetto. “Semplice: sfruttare il tetto e installare delle finestre per tetti piani VELUX. La luce che viene dall’alto è una luce buona che fornisce all’ambiente sottostante fino al doppio della luce rispetto ai tradizionali serramenti verticali. A volte non ci si pensa, ma il tetto funziona molto meglio delle pareti per illuminare in profondità. E se l’ambiente è ben illuminato, la luce è più omogenea, così ci affatichiamo di meno e a fine giornata siamo più riposati per non parlare del fatto che la luce artificiale la accendiamo solo di sera, risparmiando sulla bolletta”.
Le finestre sul tetto portano il doppio della luce grazie proprio alla loro posizione zenitale, che permette di seguire il movimento del sole durante l’intera giornata, vivendo lo stesso ambiente in modi diversi: in funzione dell’ora del giorno, della stagione, delle condizioni meteo, una luce ogni volta diversa entra in casa, modificando la personalità dello spazio.
Veloci e facili da installare, le finestre sul tetto possono essere aggiunte alla copertura anche in un secondo momento, senza creare disagi fra cantieri e personale all’opera.
Tempo di scegliere il modello, quindi, perché la soluzione si declina in diverse alternative, spaziando fra le finestre con vetro curvo e tecnologia Curvetech, con vetro piatto e integrazione discreta nel tetto, con cupola in policarbonato o acrilico o allargandosi ai modelli speciali pensati per specifiche esigenze tecniche o formali.